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Leslie Nielsen nei panni di un prete esorcista in “Riposseduta”

Giusto per restare in tema di ciò che scrivevo solo pochi giorni fa, ho rispolverato dalla mia agenda di appunti letterari un testo satirico che in fin dei conti non lo è nemmeno tanto, pieno com’è di amare verità.

Il testo, o meglio, il libro in questione, come recita il sottotitolo è un “manuale di autodifesa dalla religioni (quasi tutte)” dal titolo Vade retro!, scritto da quei satanassi del collettivo Spinoza con la collaborazione di Vauro, autore di alcuni disegni e vignette delle sue.
Acquistai e lessi questo libro circa 3 anni fa, dietro suggerimento di una giovane collega, e mi piacque talmente che ne rastrellai tutte le copie disponibili in quel momento su eBay, per farne dono agli altri miei colleghi di allora – nonché agli amici più stretti – allo scopo di festeggiare un “lieto evento”.

23/02/2012

Carissimi,

non stupitevi, non è Natale anche se fuori le strade sono ancora imbiancate dalla neve tardiva delle scorse settimane. Non è nemmeno il mio compleanno (né quello di Francesco Totti o di qualcuno della sua famiglia) o qualche altra ricorrenza particolare.
Molto semplicemente, come alcuni di voi già sanno, da alcune settimane è finalmente “nato” il mio blog personale.

E mi pareva giusto non solo sottolineare l’evento, che se conoscete un po’ la mia passione per lo scrivere, il raccontare e quant’altro, non farete fatica ad immaginare quanto possa essere importante per me l’inizio di una tale piccola avventura.
Ma anche, soprattutto, ringraziare le persone che hanno reso possibile questo inizio; il primo passo, mi auguro, di un lungo e soddisfacente viaggio.
Non sono poche, queste persone, tutt’altro. E fra loro ci siete anche voi: per come mi avete accolto, per ciò che in un modo o nell’altro mi insegnate ogni giorno, per la nuova grande passione che mi avete permesso di scoprire (che è anche la vostra) e per lo spirito di squadra in cui mi ritrovo lavorando insieme a voi.

Volevo esprimervi questo mio ringraziamento in un modo leggermente più tangibile di una semplice e-mail. E dunque, ho pensato di farvi omaggio di un libro, che ritengo sia il modo più personale, diretto e concreto per esprimere e condividere qualcosa con qualcuno.
A parte una buona bottiglia di vino, ovviamente 😉

Ho scelto a questo proposito un libriccino divertentissimo che mi ha consigliato Cris prima di Natale, e che ho letto già due volte. Non lasciatevi ingannare dalla copertina, vi prego, anche se capisco benissimo che un pugno chiuso, con il dito medio alzato a sorreggere il moccolo di una candela, non rappresenti proprio un simpatico messaggio di benvenuto.
Questo è un libro satirico, ma non solo. Prima di qualsiasi altra cosa, è un libro molto divertente, che credo e spero vi saprà regalare qualche bella risata, e magari anche un garbato spunto di riflessione o due.

E spero di non offendere la sensibilità di nessuno, pur se nel primo capitolo, quello dedicato al Cristianesimo, ho colto alcuni passaggi un po’ forti perfino per me, che sono notoriamente agnostico e pure leggermente (ma giusto una punta, eh) anticlericale.
Però poi si passa ad analizzare e sdrammatizzare amabilmente “fedi” di ogni ordine e grado, compreso il Calcio, di cui come ben sapete (come potreste non saperlo, ormai!) sono un fedelissimo e appassionato adepto; o come il SuperEnalotto, che in anni recenti mi ha annoverato fra le fila dei suoi seguaci più osservanti, almeno fino a che non ho visto la luce… in fondo alla fodera del mio portafoglio!

E dunque, buona lettura, e buon divertimento!

Il mio dono venne assai gradito da tutti i destinatari, proprio perché innanzitutto, per citare (ancora) il me stesso di allora, il libro è molto divertente e sa regalare qualche bella risata, oltre a uno spunto di riflessione o due.

Ma fin qui ho parlato solo io. Passo dunque la parola agli autori, con un estratto della prefazione:

   Noi, ve lo diciamo subito, non vogliamo convincervi di niente. Con l’aiuto di Vauro (sempre sia lodato) abbiamo semplicemente cercato di mettere a punto una guida che potesse aiutarvi a vivere meglio, districandovi con agilità da ninja in una delle attività più controverse dei nostri anni e forse di tutta la storia dell’uomo.
Parliamo del credere, e delle declinazioni di questo verbo in cui potremmo più facilmente imbatterci ai nostri giorni. Declinazioni dalle quali noi di Spinoza pensiamo ci si debba, in qualche modo, difendere: c’è sempre il rischio che qualcuno possa trovare naturale far seguire al credere l’obbedire, e magari addirittura il combattere (cose che ovviamente non ci riguardano, ma nella remota ipotesi in cui dovessimo trovarci ad avere a che fare con qualcosa del genere è meglio farsi trovare pronti).
Conoscere può essere utile, se non a evitare, almeno a rendersi conto di come stanno le cose. Proprio a questo serve questo nostro piccolo vademecum – o, se preferite, Spinozauro: a fornirvi elementi e informazioni, tutte o quasi serissime e rigorosamente documentate, che vi facilitino nella scelta (o meglio, vi dissuadano) se proprio avete deciso di credere in qualcosa.

[…]

Le religioni esistono da quando esiste l’uomo, che da sempre ha sentito la necessità di attribuire a entità sovrannaturali la responsabilità dei fenomeni che non era in grado di spiegare: il sorgere del sole, la pioggia, i fulmini, le eclissi, i film con Al Bano e Romina, i paninari, lo scudetto del Verona. Così sono nati il dio del fuoco, il dio della pioggia e il dio dei venti; così è nato, qualche tempo dopo, Manitù, che peraltro viene descritto dagli indiani Hopi con queste parole: “Il Grande Spirito è onnipotente. Egli ci ha insegnato come vivere, lavorare, dove andare e cosa mangiare; ci ha dato semi da piantare e coltivare. Ci ha dato una serie di tavole di pietra, nelle quali soffiò tutti i suoi insegnamenti, al fine di salvaguardare la sua terra e la vita. In quelle tavolette erano incise istruzioni, profezie e ammonimenti”. Non vi ricorda qualcosa?

[…]

Siamo tuttavia in un periodo in cui le religioni ufficiali stanno vivendo un momento di declino, da un lato a causa dell’alfabetizzazione e delle scoperte scientifiche, dall’altro grazie al supporto di Giuliano Ferrara. Questa crisi delle fedi “istituzionali” ha aperto la strada alla genesi e alla diffusione di nuove credenze: dal consumismo all’astrologia, dalla fede nella fortuna a quella nelle diete, dalla New Age al berlusconismo, al giorno d’oggi esistono numerosissimi culti alternativi che a prima vista possono parere innocui, ma a ben vedere non sono meno pericolosi (anzi!) delle religioni classiche.

[…]

Proprio a questo nuovo paganesimo noi di Spinoza abbiamo deciso di dedicare questo volume, seguendo la massima “Se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide”. Un libro che, ve lo promettiamo, vi aiuterà a sgombrare con una risata la mente dai paradossi e dalle contraddizioni che ogni fede porta con sé, e a non avere paura dei vari “infedeli” che inevitabilmente troverete lungo la vostra via. Il tutto, almeno speriamo, divertendo anche quelli che tra voi credono in una o più delle religioni trattate nel testo e non hanno nessuna intenzione di cambiare idea: ci auguriamo la prenderete sportivamente, perché non c’è nulla di male a dubitare – e magari prendersi un po’ in giro – prima di credere in qualsiasi cosa. E questo libro, comunque la pensiate, è molto divertente.
Credete a noi.

A questo punto, uno smile con l’occhiolino strizzato ci stava pure bene.
Visto che loro non ce l’hanno messo, lo faccio io 😉

Chiudo con una piccola provocazione, citando il direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze, Antonio Natali, che in una produzione cinematografica apparsa di recente nelle sale italiane, Uffizi 3D/4K, si esprime pressapoco in questo modo:

La fede è senza dubbio una grande virtù, ma non è funzionale alla conoscenza.

Gli applausi uditi in sala erano i miei 🙂